Recensione Nintendo Switch OLED
Non appena abbiamo avuto la Switch OLED tra le mani, abbiamo capito che è il modello da scegliere se volete giocare in mobilità, cioè senza collegare la Switch al televisore del salotto - o se lo fate solo occasionalmente.
Non è certo la Switch 4K che avremmo voluto vedere, ma questa console, che sarà in commercio dal prossimo 8 ottobre, è davvero convincente. A meno che non vogliate tenerla collegata al televisore la maggior parte del tempo.
Abbiamo provato a giocarci con i primi livelli del nuovo Metroid Dread, anch’esso in uscita l’8 ottobre e compatibile anche con la “vecchia” Nintendo Switch e Nintendo Switch Lite.
Ebbene, lo schermo più grande fa la differenza e offre un’esperienza di gaming più immersiva; si potrebbe pensare che da 6,2” a 7” non sia poi questo gran salto ma invece lo è. E se si assume anche che si tratta di un pannello OLED, ecco che la differenza diventa enorme.
Un pannello OLED, significa, naturalmente, anche un nero più profondo e maggior contrasto - ideale per i giochi con ambientazioni più scure. Una situazione che risalta con Metroid Dread, che mostra sprazzi colorati su fondo scuro. La risoluzione dello schermo è ferma a 720p, ma con uno schermo di queste dimensioni si nota poco. L’immagine di Samus Aran, protagonista del gioco, è più che definita, e i colori sono esaltati dal pannello OLED. Con un pannello FullHD sarebbe ancora meglio, ma è comunque un gran bel risultato.
La Switch OLED è simile, esternamento, alla Switch normale. Le dimensioni sono praticamente le stesse, il che è già notevole considerato lo schermo più grande. Ed è identico il sistema con cui si agganciano i Joy-Con, il che è un’ottima notizia perché offre la massima retrocompatibilità con l’hardware precedente. Ci sono però nuovi colori: noi per esempio abbiamo potuto provare i Joy-Con bianchi.
Il supporto da tavolo è stato riprogettato: ora è più largo e più resistente, e usare la Switch su un tavolo è finalmente una cosa piacevole. L’audio si sente bene, abbastanza bene da non farvi venire subito voglia di prendere le cuffie. La memoria extra, da 32GB a 64GB, e il connettore LAN sono una bella novità anche per chi gioca usando il dock per TV.
La maggior parte delle novità di Switch OLED, comunque, sono chiaramente pensate per chi gioca lontano da un televisore, che sia a letto, sul divano o in treno. Questo, insieme al fatto che il dock è ancora fermo a 1080p, ci dice chiaramente che questa non è la Nintendo Switch Pro che stavamo aspettando, e che continuiamo ad aspettare. È un discreto aggiornamento della normal Nintendo Switch.
Nintendo Switch OLED - prezzo e disponibilità
Nintendo Switch OLED è stata annunciata verso la metà del 2021 ed è prenotabile da allora, ma sarà veramente in commercio dall’8 ottobre 2021. Chi l’ha prenotata la riceverà a casa quello stesso giorno. Il prezzo consigliato è pari a € 349.
Ci sono molti negozi dove comprare Nintendo Switch OLED ma, almeno per il momento, non sappiamo di particolari sconti.
Rispetto alla Switch 2017, cioè il modello precedente, sono circa 50 euro rispetto al prezzo ribassato di €299 - ma il prezzo reale può essere persino più basso. Anzi, vale la pena di tenere d’occhio le offerte del Black Friday, perché per la prima volta potreste trovare una Nintendo Switch a prezzo scontato.
L’alternativa meno costosa, comunque, resta la Nintendo Switch Lite, che già oggi si trova tranquillamente a meno di 200 euro.
Comunque, al momento non è facile nemmeno prenotare una Nintendo Switch OLED. Di solito però molti cancellano l’ordine, oppure rimandano indietro il prodotto dopo averlo visto, quindi trovare una Switch OLED potrebbe essere un po’ meno difficile, dopo l’uscita ufficiale.
Schermo più grande e migliore
La Nintendo Switch OLED trova il suo principale punto di forza nello schermo OLED da 7”. È migliore del precedente sotto ogni punto di vista, per via delle dimensioni maggiori e del pannello di migliore qualità.
Il pannello della Switch è un LCD da 6,2”, e la differenza si nota subito. Lo schermo OLED è superiore per profondità del nero e contrasto. Lo si nota in particolare con i giochi 2D a scorrimento, come il citato Metroid Dread, dove l’abbondanza di nero rende il gioco più bello da vedere. Gli elementi colorati infatti “bucano” lo schermo come non potrebbero mai fare su un LCD, senza il minimo problema di blooming - cioè bagliori e aloni intorno agli oggetti chiari su fondo scuro.
La tecnologia OLED non è perfetta, comunque, e spesso questi schermi hanno una luminosità massima un po’ scarsa - il che può essere un problema serio per un dispositivo da usare all’esterno e in mobilità. Ma il mondo degli smartphone ha fatto scuola da questo punto di vista, e sappiamo che uno schermo OLED può essere eccellente anche all’esterno.
E infatti non abbiamo nemmeno avuto bisogno di alzare al massimo la luminosità di Switch OLED, quando eravamo all’aperto. Anzi, qualche volta abbiamo dovuto abbassarla! Ma finora abbiamo provato solo al chiuso, e aggiorneremo questa recensione al più presto, con nuove informazioni.
La versione definitiva di questa recensione uscirà l’8 ottobre.
Nuovi colori e nuovo stand da tavolo
Nintendo ha introdotto i Joy-Con bianchi, ben visibili nel materiale promozionale di Switch OLED. La nuova colorazione, che si aggiunge a quelle esistenti, è in un certo senso “più adulta”.
Il supporto da tavolo aveva bisogno senz’altro di un miglioramento, e siamo soddisfatti che Nintendo abbia deciso di intervenire su questo dettaglio. La Switch originale è ottima se tenuta in mano o collegata a una TV, ma se usata su un tavolo è un po’ instabile. Non è proprio inutilizzabile: una volta scollegati i Joy-Con, resta posata sul tavolo con la giusta inclinazione per giocare, ma spesso e volentieri il piccoll supporto da tavolo cede, facendo cadere la console e - probabilmente - facendoci perdere la partita.
Nintendo ha risolto il problema con la Switch OLED: ora il supporto da tavolo occupa quasi tutto lo spazio disponibile. E ha anche cerniere più solide, che permettono di regolarlo a diverse angolazioni e ottenere sempre la massima stabilità. E infatti si nota una leggera resistenza quando lo si regola, e un sonoro scatto quando lo si chiude - entrambi segni che le cerniere hanno un sistema di molle ben fatto. La nuova Switch OLED si può usare su un tavolo senza il minimo problema, il che è una bella svolta rispetto alla Switch normale.
Non ci sono altre novità di rilievo nel design di Switch OLED. Pulsanti e joystick sono sempre allo stesso posto, e non sappiamo se Nintendo ha risolto, o anche solo affrontato il problema del Joy-Con drift. Il sistema a binario per agganciare il Joy-Con alla console è sempre lo stesso, così come le dimensioni. Il nuovo modello OLED è solo 0,25 centimetri più largo rispetto a quello originale, quindi se avete già degli accessori dovrebbero risultare tutti compatibili.
Audio, Ethernet support e specifiche
La nostra unità di prova è arrivata con un paio di ottime cuffie gaming, ma abbiamo voluto giocare almeno un po’ usando gli altoparlanti integrati. È saltato fuori che sono abbastanza potenti da non farci sentire il bisogno di usare le cuffie: anzi, i suoni di Metroid Dread si riuscivano a sentire anche con il forte rumore ambientale.
Gli altoparlanti della Switch OLED sono più grandi e rivolti in avanti, e rappresentano un altro miglioramento rispetto al modello originale. Quando la si collega alla TV, tuttavia, non c’è supporto Dolby Atmos. La dock però ha il connettore Ethernet, che grazie a una connessione migliore può migliorare un po’ l’esperienza per chi gioca in multiplayer.
Nintendo ha aumentato la memoria interna della Switch OLED, da 32GB a 64GB, ed è sempre possibile usare una microSD per espanderla. Lo slot è ancora dietro al supporto da tavolo, in posizione centrale.
Le altre specifiche della Nintendo Switch OLED sono identiche a quelle della Switch originale, compreso il processore Nvidia Tegra X1 personalizzato e i 4GB di RAM. La grafica 3D, dunque, non sarà più bella né più fluida, e la console non sarà più veloce.
So how is Metroid Dread on Switch OLED?
My 90-minute Metroid Dread demo taught me three things: First, it's been too long since we've had a new 2D side-scroller starring everyone's favorite space bounty hunter, Samas Aran. This is a direct sequel to 2002's Metroid Fusion which first launched on Game Boy Advance – that's 19 years ago.
Second, the Nintendo Switch OLED is the best way to experience this game when in handheld or tabletop mode. The larger screen combined with inky blacks exhibited by the OLED screen add to the shrouded-in-darkness stages of planet ZDR. I wasn't able to play it in Nintendo Switch's TV mode during my demo time, but that's something I'm eager to test out when the full game launches on October 8.
Third, Metroid Dread is a welcome challenge that caters to Nintendo's audience that doesn't want or need an easy mode. Samus' classic arm cannon allowed me to fire off the standard energy beams and limited missiles in an effort to destroy – but often get trapped by – the relentless Terminator-like EMMI robots. Samus' sliding mechanic is often the best move against these overpowered primary foes until you learn a new move or use the environment to outmaneuver them down the road.
I didn't get as fast as to acquire the Morph Ball mechanic (it's not available right away in Metroid Dread), but Samus' movements feel agile on the Switch OLED, and solving the many puzzles within the depths of planet ZDR makes this feel like a Metroid masterpiece, even with only 90-minutes into the gameplay.
Prime impressioni
La Nintendo Switch OLED è un ottimo aggiornamento rispetto alla Switch Standard, e se non avete ancora preso la console Nintendo è il modello da preferire: per lo schermo OLED da 7”, che è più grande e di maggiore qualità, per il migliorato supporto da tavolo e gli altoparlanti più potenti, e volendo anche per la versione bianca, meno “chiassosa”.
Tuttavia la Switch OLED non è la scelta migliore proprio per tutti. Se pensate di giocare sempre collegati alla TV, allora il nuovo schermo OLED non ha un gran valore: la connessione Ethernet e la memoria più grande restano dei vantaggi, ma potrebbero non bastare per giustificare la spesa extra rispetto alla Switch normale.
Se avete già il modello precedente, infatti, non vale la pena cambiare. La nuova Nintendo Switch OLED è il modello più consigliabile per tutti gli altri, tranne per chi pensa di giocare sempre collegato al TV.
Resta da considerare il prezzo: se per voi risparmiare è importante, allora la Nintendo Switch standard potrebbe essere la scelta migliore, visto che si trova facilmente a meno di 300 euro, mentre la Switch OLED costa €349.
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